Antelope Canyon – Una magia di luci e colori

Se ci fosse una graduatoria che stabilisse i luoghi più suggestivi da visitare degli Stati Uniti sud-occidentali, senz’altro l’Antelope Canyon, che fa parte della riserva Navajo, sarebbe ai primi posti. Il luogo, considerato sacro dai Navajo, un tempo popolato dalla antilope americana, dalla quale ha preso il nome, offre senz’altro una spettacolo naturale impareggiabile.

Per i Navaho attraversare l’Antelope Canyon era come compiere un viaggio spirituale, e lo si può comprendere. Passare fra queste pareti di arenaria dalle forme sinuose e irregolari, che devono la loro particolare conformazione all’erosione del vento e dell’acqua per milioni di anni, dove la luce penetra solo dall’alto, è come ritrovarsi all’interno di una cattedrale naturale.

L’Antelope Canyon consiste di due formazioni separate, chiamate Antelope Canyon superiore e Antelope Canyon inferiore. 

Entrambi i tratti, visitabili solo con l’assistenza delle guide Navajo, sono una vera sfida per i fotografi, a causa delle difficili condizioni di luce. In alcuni periodi dell’anno e del giorno, il tratto superiore è caratterizzato dai fasci di luce che raggiungono il suolo. 

L’Upper Antelope Canyon, chiamato dai Navajo Tsé bighánílíní (“il luogo dove l’acqua scorre attraverso le rocce”) è indubbiamente il più visitato (e quindi affollato) tra i due.

Sicuramente regala giochi ed effetti di luce impressionanti, ed è più profondo del Lower. Una volta prenotata la visita verrete fatti salire su delle apposite Jeep che vi condurranno, sobbalzando non poco, all’ingresso dello slot canyon. 

La visita è davvero molto semplice e non richiede particolare impegno: la guida indiana vi accompagna per tutto il tragitto d’andata e vi consiglia i punti dove scattare foto memorabili, sfruttando i giochi di luce. Una volta giunti in fondo al canyon (percorso comunque breve), la guida vi lascerà qualche minuto di libertà per tornare indietro e scattare altre foto.

Il Lower Antelope Canyon, Hazdistazí, o “archi di roccia a spirale” è forse quello preferito dai fotografi. L’accesso è un po’ più complicato rispetto al primo, gli slot sono meno profondi, così come i giochi di luce un po’ meno frequenti. I vantaggi sono la minore presenza di visitatori (che è un vantaggio non da poco per chi vuole fare le foto) e la possibilità di restare finché si vuole.

Visitare questo luogo è un’esperienza che porterete dentro di voi per tutta la vostra vita, ed è possibile farlo durante tutto l’anno, ma non se piove in modo copioso, visto il pericolo di alluvioni che possono risultare davvero pericolose (ecco perché ci si addentra solo con le guide indiane). 

Senza alcun dubbio i periodi migliori per visitare il Canyon sono la primavera inoltrata e i primi mesi d’estate, ma soprattutto l’Antelope dà il suo meglio in una giornata di sole, soprattutto nelle ore centrali del giorno (tarda mattinata); così è possibile ammirare a pieno i giochi di luce e ombre che si vengono a creare.